Il primo di settembre si apre la mostra internazionale del cinema di Venezia, un evento importante pur in questo momento di pandemia.
Una delle città più belle del mondo è lo scenario perfetto per la cultura cinematografica e da questo anno anche i grandi patriarchi arborei si propongo come palcoscenico ideale per i grandi registi.
Già con l'amico e socio onorario dell'associazione Patriarchi della natura, Tonino Guerra, avevamo pensato ad alcuni grandi alberi come ispirazione per film che potessero avvicinare e sensibilizzare il grande pubblico alle tematiche ambientali, oggi così attuali, visti i cambiamenti climatici in corso.
I grandi patriarchi arborei del Lazio, come l'olivo di Palombara Sabina, la quercia di Patrica, il cerro di Amatrice e i faggi dei monti Lucretili, sono immortalati nella brochure ufficiale che promuove il festival, grazie ad un accordo tra l'associazione Patriarchi e Lazio Film Commission.
L'auspicio è che la sensibilità di registi e attori trovi ispirazione dai grandi alberi centenari e millenari, quali chiave di lettura del paesaggio italiano e della sua evoluzione. I nostri giganti della natura sono le piante del futuro capaci di resistere alle ingiurie del tempo, ma sono anche la nostra memoria e hanno storie fantastiche da raccontare, sta a noi saperle ascoltare.