Conservare la Biodiversità
Messa a dimora di tre piante dal grande valore genetico, donate dall'Associazione Patriarchi della Natura in Italia APS, con il contributo delle aziende Essere Elite e Vetoquinol Italia.
Conservare la Biodiversità ricordando Gino Strada
In tre punti del territorio comunale - la scuola dell’infanzia di Fratta Terme, la scuola secondaria di Bertinoro, il parco giochi di via Giotto, a Santa Maria Nuova - saranno messe a dimora di tre piante dal grande valore genetico, donate dall'Associazione Patriarchi della Natura Italia APS, che ha come scopo la tutela del patrimonio ambientale e culturale del territorio attraverso la salvaguardia e la valorizzazione dei "patriarchi arborei", quali testimoni dello stato di salute del pianeta e della conservazione della biodiversità. Particolarmente significativa la piantumazione nel parco di via Giotto: qui sarà piantata una Roverella antica lombarda, che sarà dedicata alla memoria del fondatore di Emergency Gino Strada, medico e soprattutto uomo di pace. La cerimonia è prevista alle ore 11 e vedrà la partecipazione, accanto alla Sindaca di Bertinoro Gessica Allegni e dell'Assessora Sara Londrillo, di Simonetta Gola Strada, moglie di Gino Strada e responsabile della comunicazione di Emergency.
Sarà presente anche Sergio Guidi, presidente dell'Associazione Patriarchi della Natura.
Ma prima, alle ore 9, presso la Scuola dell'infanzia di Fratta Terme sarà messa a dimora una Quercia Cannibale, la cui pianta madre, situata a Premilcuore, tutelata dalla Regione Emilia Romagna. Alle ore 10, invece, l’appuntamento è presso la Scuola secondaria di Bertinoro, dove sarà collocato un Melograno Antico di Romagna
Dichiara Sergio Guidi - Presidente dell’Associazione Patriarchi della Natura: “Nella giornata mondiale della terra l’associazione Patriarchi della Natura di Forlì dona alle scuole del comune di Bertinoro alcuni piccoli alberi di grande valore storico culturale e genetico, figli di alberi monumentali, che noi chiamiamo patriarchi della natura. Una quercia cannibale figlia del grande albero che vive in comune di Premilcuore e che è tutelato dalla regione Emilia Romagna; il melograno antico di Romagna che produce frutti di grandi dimensioni e la roverella lombarda, simbolo di forza e longevità, che vive nell’Oltrepo Pavese. Gli alberi monumentali in generale sono un patrimonio della collettività, anche quando sono in aree private, essendo elemento identitario della nostra storia e cultura ed è compito di tutti noi garantirne la salvaguardia per il futuro. Cosa occorre fare per valorizzarli? Per prima cosa occorre farli conoscere e soprattutto ai giovani, non possiamo tutelare ciò che non conosciamo, quindi la conoscenza è il primo passo, ma occorre anche fare capire che queste sono le piante del futuro perché hanno ampiamente dimostrato nei loro secoli di vita di saper resistere a tutte le avversità.”